Obi-Wan Kenobi sarebbe fiero di me, sapendo che sono riuscito a giocare a Star Wars Battlefront 2 senza mai lasciarmi sedurre dal lato Oscuro. Ho vacillato, è vero. Più volte sarebbe stato facile lasciarmi abbracciare dalla rabbia di non vedere le cose come le avrei volute, ma giustamente: “Non c’è emozione; c’è pace”.
È proprio con il Codice Jedi in mente che mi sono approcciato al nuovo titolo di casa EA, sviluppato da DICE in concerto con Motive Studios e Criterion Games, che tanto polverone ha alzato nelle ultime settimane, a causa del suo sistema di lootbox e progressione in ambito multiplayer. Ma al momento non è di questo che voglio parlare, perchè Battlefront 2 è più di questa disputa tra developer e giocatori, e della corsa all’oro che sembra ormai aver pervaso tutto il mondo videoludico. Ricordatevi, però, che “Non c’è ignoranza; c’è conoscenza”.
Battlefront 2 parte dalle basi solide del suo predecessore, muovendosi sì in avanti, ma solo di poco, offrendo però anche una campagna single-player, che ci permetterà di vivere una tipica storia à la Star Wars. Senza spoilerare nulla, posso dirvi che in alcuni casi la storia mi ha lasciato un po’ perplesso ma, conoscendo anche l’universo di Star Wars e i tropi che lo caratterizzano, posso dirvi che non rimarrete delusi dalla trama, la quale vi terrà impegnati per otto/nove ore di gioco.
Il mio consiglio è quello di giocarla immediatamente, in modo da potervi emozionare vedendo i personaggi principali presi da tutte le varie ere di Star Wars, nuova trilogia inclusa … cosa che ho apprezzato particolarmente, visto il numero di nuovi personaggi giocabili, utilizzabili poi anche nella modalità multiplayer.
Analizzando il gameplay di Battlefront 2, posso dire che non si discosta particolarmente dal primo titolo, offrendo però un sistema di classi più strutturato, con carte da poter utilizzare per guadagnare particolari abilità, e poter quindi ottimizzare in base al proprio stile di gioco i personaggi che si utilizzeranno, sia nella modalità single player che in quella multiplayer.
Dove veramente Battlefront 2 fa dei passi avanti è in ambito multiplayer. Oltre ad un level design degno di nota (riuscire a rendere interessanti l’interno di molte astronavi non deve essere stata cosa da poco), finalmente l’odioso sistema “a gettoni” è stato sostituito con un sistema che, a parer mio, premia molto di più l’abilità del giocatore piuttosto che la fortuna, come accadeva invece nel primo.
I giocatori ora accumuleranno punti Battaglia, da poter spendere al prossimo respawn. Questi punti permetteranno loro di rientrare vestendo i panni di nuovi personaggi, o guidando dei mezzi in battaglia, fino ad arrivare ai classici eroi come Luke Skywalker, Han Solo o Kylo Ren. Considerato il costo in punti Battaglia piuttosto elevato, solo i giocatori più meritevoli saranno in grado di portare sul campo questi personaggi, e posso capire che questo possa irritare i meno esperti, che potrebbero avere molte difficoltà a utilizzare gli eroi. Ricordatevi, però, che: “Non c’è morte; c’è la Forza”.
Dal punto di vista grafico, il gioco colpisce sempre per la precisione delle ambientazioni e dei modelli rappresentati. Grazie ad un buon level design, come accennavo prima, gli ambienti di tutte le modalità di gioco risultano estremamente vivi e realistici, così come gli effetti di luce.
Ho davvero apprezzato che in una mappa per scontri a quaranta giocatori (che per fortuna sono rimasti in eredità dal primo titolo) ci fosse la possibilità di giocare in notturna, cosa che grazie al comparto grafico così ben curato, permette ai giocatori di sfruttare la luce e l’ambiente circostante a proprio vantaggio, così da potersi assicurare l’esito delle varie missioni. Gli effetti grafici delle spade laser e dei colpi di blaster sono ottimamente riprodotti, in modo da ricreare perfettamente la resa dei film… con una cosa del genere non si scherza!
Il comparto audio funziona e non tradisce, donando molta profondità al suono e riproducendo appieno la sensazione degli spari laser e dei poteri Jedi e Sith, offrendoci anche nella campagna single player un utilizzo senza macchia dei classici score, utilizzati nei film nel passaggio da una scena all’altra.
Venendo invece all’annoso problema dei lootbox, posso dire di non aver sentito particolarmente il peso di questa scelta di design. Avendo giocato il titolo dopo il dietrofront sull’acquisto dei lootbox con moneta reale, non ho sentito la pressione di volere tutti gli eroi a disposizione da subito, anche vista la difficoltà con cui questi personaggi si possono utilizzare in game. Terminare la campagna single player, comunque, vi metterà a disposizione una buona rosa di eroi tra cui poter scegliere da subito quindi, in tutta onestà, è più il rapporto che ha il singolo giocatore con la fortuna ad amplificare o meno la questione. È molto difficile, è vero, ma è anche vero, secondo il codice Jedi, che: “Non c’è passione; c’è serenità”.
In definitiva, Star Wars Battlefront 2 è un gioco da godersi con animo Jedi, ma che non si trattiene dal regalare piccole perle di gameplay, sufficienti a tenerci incollati allo schermo per diverse ore.
Non lasciate che il lato oscuro vi ottenebri la mente e il cuore: non sono i lootbox il vero nemico, ma solo il peso che volete dare loro: “Non c’è caos; c’è armonia”.
See you, Game Cowboys!
Pewpewpew
Graficone
Lootbox
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One thought on “Star Wars Battlefront 2 – Questi non sono i lootbox che state cercando”