Pubblicato il 09/01/17 da Neko Polpo

Takenoko – Le difficoltà di accudire un panda

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“L’occhio nero al panda l’ho fatto io.”

– Giardiniere di Takenoko –

Takenoko ci mette nei panni dei giardinieri della corte giapponese dediti ad accudire un panda, i quali, per l’occasione, dovranno irrigare ed espandere il giardino per permettere al bambù di crescere e saziare quindi il tenero animale. Gioco di Antonie Bauza (autore di 7 Wonders e della sua più recente versione Duel) uscito ormai nel lontano 2011, ma sul quale son riuscito solo ora a mettere le mani. Pubblicato in origine dalla Matagot e portato in Italia da Asterion (ormai diventata ufficialmente Asmodee Italia) il gioco attrae senz’altro per i materiali estremamente carini: le due miniature del panda e del giardiniere, la scatola e le piante di bambù colorate e impilabili per simularne la crescita attireranno più di qualche curioso al vostro tavolo. Nota positiva è che il gioco è praticamente riassumibile in 40 secondi di spiegazione, quindi le numerose domande di cui verrete tempestati (“Sembra carino, come funziona?”) non spezzeranno il ritmo di gioco.

Gli elementi di gioco sono decisamente… come dire… KAWAIIIIII!

Menzione d’onore anche al regolamento, scritto bene e soprattutto introdotto da due pagine di fumetto stile francese che descrivono l’ambientazione. Parliamo sempre di un eurogame, ma in questo particolare caso il tema è ben sviluppato e si adatta bene alle meccaniche di gioco.

Il panda riesce a farsi odiare già dalle prime vignette.

Chiudono i componenti le quattro plance giocatore, il dado a sei facce del clima, le plance esagonali utili a espandere il giardino in tre diversi colori (verde, giallo e rosa), alcuni segnalini da piazzare sui terreni e delle barrette azzurre che rappresentano i canali con cui irrigare i campi, che mi hanno ricordato i regoli che usavo alle elementari.

La scatola è organizzata per riporre tutto in maniera ordinata.

Il giocatore di turno tira il dado del clima, e in base al risultato si ha un diverso effetto: ad esempio il sole ci permetterà un’azione extra, mentre il temporale spaventerà il panda e ci permetterà di spostarlo su un terreno e fargli mangiare una sezione di bambù che metteremo sulla nostra plancia. Subito dopo effettua due azioni diverse, a scelta tra: espandere il giardino piazzando un terreno, irrigare, muovere il giardiniere per far crescere il bambù (solo sui terreni irrigati), muovere il panda per farglielo mangiare, pescare un nuovo obbiettivo. Ogni giocatore parte con una carta obbiettivo per tipo (3 in totale) e il primo a risolverne un determinato numero, che varia in base al numero di giocatori, darà il via all’ultimo turno. Alla fine dell’ultimo giro, chi ha ottenuto più punti è il vincitore.

Gli obbiettivi si risolvono in un diverso modo per ogni categoria: potremo ad esempio piazzare le tessere terreno di un determinato colore in un determinato modo, o far crescere il bambù sulla mappa di un preciso numero di sezioni o semplicemente dovremo collezionare sezioni di bambù di un determinato numero e colore facendole mangiare al panda.

Là dove c’era l’erba ora c’è… un panda sazio.

Sarà inoltre possibile applicare alcune migliorie sui terreni: il recinto impedisce al panda di mangiare il bambù, la pozza d’acqua permette di irrigare un terreno anche se non è collegato ad alcun canale e il fertilizzante permette di far crescere più velocemente il bambù.

Il gioco è un ottimo introduttivo e anche i giocatori più scafati difficilmente rifiuteranno una partita; parliamo di un eurogame molto leggero, ma che comunque permette di attuare una quantità minima di strategie, dimostrandosi divertente per tutti e mai banale. Le due azioni per giocatore non creeranno mai un eccessivo downtime, portando il gioco a essere molto veloce: anche intavolandolo con gli inesperti riuscirete a finire una partita in circa 45 minuti, dato che già dopo il primo giro sapranno come muoversi. Trovo che tutto sia stato curato nei minimi dettagli, persino la scatola è ben studiata per riporre con cura ogni singolo elemento del gioco. L’alea è presente nel tiro del dado e nella pesca degli obbiettivi: nel primo caso non ci troveremo mai davanti un tiro penalizzante, al massimo spereremo di vedere una determinata faccia del dado. Nel secondo caso, invece, una pesca di obbiettivi di scarso valore potrebbe risultare penalizzante.

  • Componenti
  • Divertente per tutti
  • Amore/odio per il panda
  • Ben studiato

 

  • La sfortuna della pesca degli obbiettivi può essere penalizzante
  • Prezzo giustificato ma fuori target

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